I viaggi nella natura selvaggia potrebbero rappresentare una valida via di fuga dall’emergenza sanitaria da Covid-19, che purtroppo continua a limitare la possibilità di viaggiare in Italia e nel resto del mondo. Fortunatamente iniziamo a vedere qualche spiraglio in fondo al tunnel. Dopo aver trascorso mesi chiusi in casa durante il lungo e grigio inverno, cosa c’è di meglio di un viaggio all’insegna della natura? Non c’è neanche bisogno di andare troppo lontano, perché l’Italia e l’Europa sono piene di posti remoti dove la natura la fa da padrona.
In questo articolo abbiamo selezionato 10 luoghi/regioni dove mantenere il distanziamento sociale è facile, stando all’aria aperta e godendo della natura. Dalle spiagge selvagge delle Canarie, delle Azzorre e di Marettimo, alle cascate islandesi o quelle sul Montasio, passando per i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo, del Kosovo e del Montenegro, o le lagune della Camargue fino alle Highlands scozzesi. Tutte località che, si spera, potremo raggiungere liberamente a breve, con la nostra auto o con un volo a corto/medio raggio.
1. El Hierro (Spagna)
La prima località che vi proponiamo per un viaggio nella natura selvaggia è l’isola de El Hierro, nelle Canarie. Inserita da Lonely Planet nei “Best in Travel 2021”, El Hierro è la seconda isola più piccola dell’arcipelago (dopo La Graciosa) ed è anche quella più isolata. Grazie a questo El Hierro è riuscita a mantenere intatte le sue attrattive naturali che le hanno valso la dichiarazione di Riserva della Biosfera UNESCO nel 2000. È impossibile non restare incantati dalle sue coste selvagge puntellate da magnifiche piscine naturali, dai suoi paesaggi vulcanici (è conosciuta come l’isola dei 1000 vulcani), dai boschi di laurisilva e dai suoi splendidi fondali marini. El Hierro è diventata inoltre la prima isola al mondo a raggiungere l’autosufficienza energetica (tutta con fonti rinnovabili peraltro!) e sta sviluppando un modello turistico basato sull’ecosostenibilità e sul turismo rurale. Il posto giusto per il vostro battesimo del mare in uno dei migliori spot di immersione al mondo, quello della riserva marina del Mar de Las Calmas.
2. Marettimo (Italia)
Da un’isola spagnola passiamo ad un’isola italiana, per un viaggio nella natura selvaggia delle magnifiche Egadi. A differenza delle vicine Favignana e Levanzo, Marettimo è montagnosa ed estremamente verde, ed è circondata dalla più grande riserva marina d’Europa. L’isola è rimasta fuori dal turismo di massa ed è riuscita a mantenere intatte le sue bellezze naturali e la sua autenticità. Marettimo poi è quasi completamente car free! Esistono solo 2 strade sterrate che si diramano dall’unico centro abitato dell’isola, per il resto ci si sposta a piedi lungo le antiche mulattiere, o in barca. Sono almeno 10 i sentieri di trekking, tutti ben segnalati, che permettono di raggiungere il punto più alto dell’isola di Pizzo Falcone (686 mt), il Pizzo Telegrafo (500 mt), il faro di Punta Libeccio, il castello normanno di Punta Troia e vari punti panoramici. Diciamo che se non amate camminare non è esattamente l’isola che fa per voi, ma a tutti gli altri regalerà, al contrario, dei panorami naturali di rara bellezza.
3. Penisola di Snæfellsnes (Islanda)
Dalla bella Sicilia ci spostiamo adesso nell’estremo nord d’Europa, più precisamente in Islanda, per un viaggio nella selvaggia penisola di Snæfellsnes. Per raggiungerla dovrete fare una deviazione dalla famosa Ring Road N.1, la strada circolare che percorre tutta l’isola, ma ne vale assolutamente la pena. La costa nord della penisola è la più selvaggia e la prima cosa che incontrerete sarà la cascata Kirkjufellsfoss con il monte Kirkjufell (uno dei migliori spot fotografici d’Islanda, spesso ripreso in Game of Thrones). Sulla punta si staglia poi il maestoso vulcano Snæfellsjokull, avvolto dalle nuvole. Alto 1446 metri è sormontato da un ghiacciaio enorme a cui ci si può avvicinare. Considerato il Fujiyama islandese, lo Snæfellsjokull è il vulcano scelto proprio da Jules Vernes come luogo di partenza per il suo “Viaggio al centro della Terra“. Tornando dalla costa sud vale la pena fermarsi a vedere anche la suggestiva Chiesa Nera per un colpo d’occhio unico (Buoakirkja Black Church).
4. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Italia)
Chi ama le camminate in quota non potrà non essere stregato da questa bella zona dell’Abruzzo con la sua natura selvaggia completamente incontaminata. L’Abruzzo è infatti la “Regione più verde d’Europa”, grazie alla presenza di numerosi parchi nazionali e aree protette che rappresentano quasi il 40% della sua superficie totale, la più alta in Europa. Il paesaggio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in particolare, è dominato dalla mole dolomitica omonima, al cui centro si erge verticalmente il Gran Sasso d’Italia, il signore degli Appennini (2912 mt), con il maestoso “Paretone” e i pascoli sterminati di Campo Imperatore, una specie di piccolo Tibet italiano che vi conquisterà. Le possibilità di camminare o pedalare da soli immersi completamente nella natura più selvaggia qui sono pressochè infinite grazie a una fitta rete di sentieri escursionistici e dall’Ippovia del Gran Sasso, percorribile anche in mountain bike. Non vi resta che mettere le gambe in spalla e partire!
5. Alpi Giulie (Italia)
Un viaggio sulle Alpi Giulie in Friuli Venezia Giulia, è il viaggio nella natura più selvaggia che non ti aspetti. Queste alte montagne occupano l’estremità nord-orientale del Friuli, una zona che subisce moltissimo l’influenza di Austria e Slovenia con cui confina, e sono incredibilmente poco conosciute. Sono zone poco abitate dove il turismo di massa non esiste, perfette per svolgere tantissime attività all’aria aperta sia in estate, sia in inverno. Nel periodo estivo, in particolare, queste montagne sono il paradiso degli escursionisti con il Montasio (2753 mt) che la fa da padrone, essendo la seconda vetta più alta della regione. Prima di iniziare la salita però, non perdetevi la magnifica cascata del Fontanon di Goriuda. Sempre in zona, a due passi dal confine austriaco ci sono poi i Laghi di Fusine che sono assolutamente da non perdere. Le acque cristalline di questi due laghi di origine glaciale lasciano completamente a bocca aperta: allacciate le scarpe da ginnastica e approfittate del Giro dei due laghi!
6. Sao Jorge (Portogallo)
Le Azzorre sono un vero paradiso naturale e Sao Jorge è una delle isole più selvagge dell’arcipelago, grazie soprattutto alla sua conformazione geografica. L’isola è lunga 53 km ma larga solo 8, ed è completamente montagnosa. Le sue ripide scogliere di origine vulcanica sono intervallate da pochi tratti litoranei (chiamati fajas), spesso inaccessibili o accessibili solo percorrendo dei sentieri. Questi ultimi però sono incantevoli e super panoramici, come il trekking che arriva alla Faja da Caldeira de Santo Cristo e alla Faja dos Cubres, considerato uno dei più belli di tutte le Azzorre. Il sentiero di 10 km parte da Serra do Topo, ed è per lo più in discesa; a metà del sentiero avrete anche la possibilità di rinfrescarvi in alcune cascate che si incontrano prima di raggiungere il mare. Da non perdere sull’isola anche alcune piscine naturali, come quelle di Faja do Ouvidor sulla costa nord, incastonate all’interno di un canyon naturale e perfette per riconciliarvi con la natura.
7. Minorca (Spagna)
A prima vista potrebbe sembrarvi strano l’inserimento di un’isola mainstream come Minorca in un articolo sui viaggi nella natura selvaggia, ma vi faremo ricredere. L’isola delle Baleari è infatti punteggiata da spiagge paradisiache praticamente vergini, nella maggior parte dei casi raggiungibili solo a piedi. Dal XVI secolo esiste però un sentiero che le raggiunge tutte, chiamato Camì de Cavalls; progettato come camminamento difensivo lungo tutta la costa minorchina, il sentiero è stato ri-sistemato in tempi recenti e dal 2009 riaperto per la circolazione a piedi, a cavallo e in bicicletta. Il Camí de Cavalls è un percorso splendido lungo 185 km (divisibile in 10 o 20 tappe) che attraversa davvero tutti i paesaggi dell’isola spagnola: prati, paesaggi rocciosi, o di terra rossa e spiagge. Tra le spiagge più belle che si incontrano ci sono Cala Macarella, Cala Macarelleta e Cala En Turqueta, che non hanno proprio nulla da invidiare ai Caraibi!
8. Peaks of the Balcans (Albania, Kosovo e Montenegro)
Rimanendo sul tema dei cammini, non potevamo non inserire il Peaks of the Balcans tra i viaggi nella natura selvaggia da non perdere in Europa. Questo è un cammino transfrontaliero che attraversa le montagne che si trovano sul confine tra Montenegro, Albania e Kosovo. Il trekking è circolare, è lungo 192 km, ed è stato ideato da un gruppo di appassionati locali con la collaborazione dell’agenzia di cooperazione internazionale della Germania. Questa zona, rimasta per anni quasi completamente inaccessibile, riserva sorprendenti scenari naturali; si passa dai paesaggi alpini (con montagne che raggiungono i 2300 metri), a verdi vallate, cascate, laghi e fiumi dall’acqua cristallina e pittoreschi villaggi di montagna. Il sentiero è stato creato per preservare il patrimonio culturale, naturale e spirituale delle comunità locali e per creare un indotto alle popolazioni che abitano questi territori selvaggi, ma il beneficio è davvero per tutti, che possono godere di un angolo ancora vergine d’Europa.
9. Camargue (Francia)
Gli amanti degli uccelli e degli animali in generale non possono perdersi un viaggio in Camargue. Questa regione del sud della Francia è molto diversa dalle regioni circostanti come la Provenza o la Costa Azzurra perché è caratterizzato da una natura davvero selvaggia. Siamo alla foce del Rodano, in una zona paludosa dove trovano riparo tantissime specie di uccelli, ma anche tori, fenicotteri rosa e i famosi cavalli della Camargue che vivono in condizioni semilibere. Qui potrete cavalcare nella Riserva Naturale di Domaine de la Palissade, o percorrere uno dei tanti sentieri che si trovano nel Parc Ornithologique de Pont-de-Gau, un bellissimo parco dove poter vedere tantissimi uccelli e diverse lagune con i fenicotteri. Ci sono anche delle voliere con i gufi e gli avvoltoi. Il periodo migliore per vedere i fenicotteri rosa va da aprile a giugno, ma ci sono buone possibilità di vederli durante tutta l’estate.
10. Highlands Scozzesi (Regno Unito)
Chiudiamo questa rassegna sui viaggi nella natura selvaggia con le Highlands scozzesi, nel Regno Unito, considerate una delle regioni più belle e scenografiche d’Europa. Le Highlands (ovvero gli “altipiani”) si trovano nell’estremo nord-ovest del Regno Unito e sono molto isolate e pochissimo abitate. Parliamo della zona più selvaggia e grandiosa della Scozia, caratterizzata da una natura assolutamente spettacolare. Paesaggi grandiosi, montagne, antiche foreste che si gettano nel mare, laghi, animali liberi e vallate solitarie che vi lasceranno senza fiato. Qui vi potrà capitare di guidare per ore nella natura allo stato puro, senza incontrare nessun altro. La parte più spettacolare e assolutamente da non perdere è chiamata Wester Ross, ovvero il tratto di costa che da Mallaig arriva fino Cape Wrath: una costa frastagliata intervallata da meravigliose e magiche penisole, un susseguirsi di laghi dalle acque cristalline, promontori e insenature.
Fonte: Skyscanner